CFP: P.O.I. 9, II/2021 (December): Identità sociale tra razzismi e ibridazioni/ Social Identity Between Racisms and Hybridizations

Submission deadline: June 30, 2021

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La rivista semestrale “P.O.I. – Points of Interest” invita studiosi di filosofia e ambiti disciplinari affini a contribuire al numero I/2021 della rivista, sviluppando il tema in oggetto, in conformità ai criteri e ai termini di seguito indicati, a partire da una o più delle riflessioni proposte.

Il problema della relazione tra diversi gruppi identitari è senz’altro uno dei problemi fondamentali della riflessione filosofica sulla politica e sulla morale del mondo moderno e contemporaneo. Ci si può chiedere innanzitutto se un’identità sociale diffusa, basata su precisi elementi di omogeneità culturale, sia effettivamente un presupposto necessario dei regimi politici moderni, come suggerisce la celebre endiadi Stato/nazione e come suggeriscono ancor oggi molti costituzionalisti – e, in secondo luogo, quale sia allora la natura di questo “presupposto”: una risorsa già data, prodotta dalla storia, o piuttosto un effetto performativo di specifici atti di legittimazione politica? A favore della prima ipotesi sembrerebbe giocare il fallimento frequente delle politiche “assimilazionistiche” e il diffondersi di linguaggi politici basati sulla corporeizzazione dell’identità sociale. Nel momento in cui il “diverso” si palesa visivamente, tramite il colore della pelle, i diversi rituali religiosi, i diversi modi di vestire, gli usi alimentari, si innescano giochi politici di discriminazione. Ma si tratta di un problema da inquadrare in un senso psico-antropologico o invece da interpretare in rapporto con i processi di crisi della rappresentanza politica e di mediazione tra Stato e società? Gli esiti delle pulizie etniche del Novecento e dei primi anni Duemila, la complessa dinamica dell’uscita dal colonialismo e il fallimento delle battaglie culturali contro il pregiudizio razziale nei paesi occidentali lasciano supporre che vi sia un problema  sottostante assai complesso in cui contano sia i limiti originari (e dunque l’impossibilità di universalizzazione) del modello dello Stato nazionale, sia – al tempo stesso – le oggettive difficoltà di sostituirlo con un legame che non sia meramente astratto. Quale tipo di identità sociale può essere allora proposta per andare al di là della “nazione” e del “popolo”, conciliando gli imperativi di coesistenza e di ibridazione tra i gruppi diversi con la molteplicità delle tradizioni di base?

Una lista di possibili tematiche da sviluppare è la seguente:

  • Le forme dell’identità collettiva e le loro ambivalenze nell’età moderna e contemporanea: che cosa crea un “popolo” e un destino comune?
  • Il problema della razza e il rapporto tra i concetti di “razza”, “popolo”, “nazione”: concetti strutturalmente diversi o varianti di uno stesso modello?
  • Il problema dell’identità collettiva nei contesti politici post-imperiali e post-coloniali.
  • Il fenomeno delle migrazioni e la crisi dello Stato nazionale.
  • Riflessione sui processi di ibridazione e sulle relative implicazioni morali.

Per modalità e termini di invio dei contributi, si osservi quanto di seguito indicato.

La risposta alla presente CFP dovrà essere preceduta dall’invio di un abstract, che sarà sottoposto a valutazione preventiva da parte della redazione sulla base della sua attinenza al tema così come declinato nella Call.

Termine ultimo per l’invio dell’abstract (circa 2000 caratteri, spazi inclusi): 30 giugno 2021. La comunicazione dell’esito delle valutazioni avverrà alla scadenza del termine.

Termine ultimo per l’invio del contributo integrale (20.000 – 60.000 caratteri, spazi inclusi): 30 settembre 2021.

I contributi devono essere inediti e non devono essere contemporaneamente sottoposti a valutazione da parte di altre riviste.

Lingue accettate per la presentazione dei contributi: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo.

La rivista utilizza un sistema di double blind peer-review; pertanto nome ed eventuale affiliazione dell’autore dovranno comparire una volta sola, sotto il titolo dell’articolo. I contributi, nella versione integrale, dovranno essere completi di abstract in inglese (max. 1500 caratteri, spazi inclusi) e 5 parole chiave in inglese.

Norme editoriali al link http://poireview.com/norme-editoriali/.

Gli elaborati dovranno essere inviati all’indirizzo email: [email protected]

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The biannual journal P.O.I – Points of Interest invites submissions from scholars in philosophy and related disciplines for its forthcoming II/2021 issue. Contributions should address the theme of the issue, on the basis of one or more of the proposed topics, and should conform to the criteria and terms indicated below.

The issue of the relations between different identity groups is, without doubt, one of the central questions in philosophical reflection on politics and morality in the modern and contemporary world. One could ask, first of all, whether a shared social identity – one based on precise elements of cultural homogeneity – is, in effect, a necessary precondition for modern political regimes, as the famous nation/state hendiadys suggests, and as many other constitutions still today suggest; and, secondly, what, then, is the nature of this “precondition”: a pre-existing resource, produced by history, or rather a performative effect of specific acts of political legitimation? The first hypothesis finds support in the frequent failures of “assimilationist” policies and in the spread of political languages based on the corporealization of social identity. At the moment in which “difference” is visually revealed through the colour of the skin, religious rituals, forms of dress, and food customs, political games of discrimination are triggered. But is it an issue to be framed psycho-anthropologically, or rather one to be interpreted in relation to the crisis-processes of political representation and the state-society mediation? The outcomes of the “ethnic cleansing” of the twentieth Century and of the early-2000s, the complex dynamics of the emergence from colonialism, and the failure of cultural struggles against racial prejudice in Western countries suggest that there is a very complex underlying problem involving both the model of the nation-state with its originary limits (and hence the impossibility of universalism), and, at the same time, the objective difficulties of replacing this model with a more-than-merely-abstract bond. What kind of social identity could be proposed, then, to go beyond that of the “nation” and the “people,” finally reconciling the imperatives of coexistence and hybridization between different groups with the multiplicity of underlying traditions?

We welcome submissions on all topics related to the theme. The following is a list of possible topics that could be explored:

·      Forms of collective identity in the modern age and their ambivalences: what creates a “people” and a common or shared destiny?

·      The issue of race and the relation between the concepts of “race,” “people,” “nation”: structurally diverse concepts or variants of one same model?

·      The issue of collective identity in post-imperial and post-colonial political contexts

·      The phenomenon of migrations and the crisis of the nation-state

·      Reflections on hybridization processes and the related moral implications

Guidelines and terms for submission:

  • Submissions should be preceded by an abstract (approximately 2000-characters, including spaces; approximately 350-400 words), which will be pre-evaluated by the editorial staff for relevance to the Call for Papers.
  • The deadline for receipt of abstracts is June 30th, 2021. Communication of decisions regarding the outcome of submissions will take place after that date. Authors of accepted abstracts will then have until September 30th, 2021 to submit the full version of their paper (20,000-60,000-characters, including spaces; approximately 3,500-10,500 words).
  • Contributions must be of original, unpublished work, and must not be under consideration by other journals.
  • Submissions in the following languages are accepted and will be considered: Italian, English, French, German, Spanish.
  • The journal employs a double-blind peer review process. Accordingly, the author’s name and any affiliation must appear only once in the paper, under the article’s title. The full version of the paper should include an abstract in English(max. 1500 characters, including spaces; approximately 250 words), and 5 keywords in English.

Editorial guidelines can be found at the following link: http://poireview.com/en/editorial-guidelines/.

Submissions should be sent to the following e-mail address: [email protected]

Supporting material

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