CFP: Another Brick in the Fridge. Fenomenologia delle cose quotidiane

Submission deadline: December 22, 2016

Conference date(s):
January 20, 2017

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Conference Venue:

Università degli Studi di Torino
Torino, Italy

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Qual è il ruolo e il significato degli oggetti inanimati – nelle loro varie forme, come oggetti estetici, merci, prodotti industriali, opere, ecc. – nel mondo contemporaneo? Questa domanda rappresenta il filo conduttore del ciclo di incontri scientifico-divulgativi, interamente finanziati dalla Fondazione Fondo Ricerca e Talenti di Torino, dal titolo Sono cose della vita. L’oggetto inanimato tra filosofia e vita quotidiana, organizzato da un gruppo di dottorandi del Consorzio FINO (Filosofia del Nord-Ovest) e che si terrà a Torino tra novembre 2016 e febbraio 2017.

La questione delle “cose della vita” emerge in rapporto al problema, sempre più al centro dei dibattiti scientifico-culturali, delle forme e dei modi di vita. Se il ruolo giocato dalle persone e dagli animali è sempre più spesso preso in considerazione e oggetto di studi specifici, non altrettanto sembra possa essere detto per la funzione rivestita dalle cose. Ciò è vero soprattutto rispetto al pensiero filosofico, mentre altre discipline sono emerse negli ultimi decenni proprio in risposta alla vera e propria proliferazione delle cose nella vita di tutti i giorni (sociologia dei consumi, sociologia dei media, antropologia del quotidiano, semiotica della pubblicità, giusto per citarne alcune). La produzione di molte “cose nuove” può trascinarci nella disperata sensazione di esserne dominati (i “nuovi apocalittici”), oppure, al contrario, gettarci in una specie di delirio di onnipotenza, quando le si volesse impiegare come strumento di controllo del mondo, del tempo e degli altri (i “nuovi integrati”).

Eppure, le cose – ereditate, raccolte, custodite, temute, ambite, detestate, ecc. – possiedono un marcato valore simbolico, che si accompagna al loro valore d’uso o di scambio, individuale come collettivo: ciò ne rivela la natura di medium tra l’uomo e il mondo e contemporaneamente di milieu in cui l’uomo definisce la propria presenza al mondo.

I quattro incontri del progetto Sono cose della vita mirano dunque a proporre e discutere una concezione relazionale e non riduzionistica delle cose, attraverso eventi che sappiano coniugare al rigore scientifico l’altrettanto fondamentale fruibilità pubblica dei contenuti. Ciascuno degli incontri sarà dedicato a una specifica tipologia di “cose della vita”:

  1. Lunedì 28 novembre, h. 21:00-23:00: “Come fossi una bambola”. Il corpo come cosa tra sfruttamento ed empowerment – Giovanni Leghissa (Università degli Studi di Torino).

  2. Giovedì 15 dicembre, h. 21:00-23:00: “Sarà perché vendiamo”. Antropologia dello spot commerciale – Laura Rolle (Università degli Studi di Torino) e Cesare Silla (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).

  3. Venerdì 20 gennaio, h. 17:00-19:30 (sessione per gli studiosi selezionati tramite call) e 21:00-23:00: Another brick in the fridge”. Fenomenologia delle cose quotidiane – Emanuele Coccia (École des Hautes Étude en Sciences Sociales di Parigi) e Riccardo Falcinelli (ISIA di Roma).

  4. Venerdì 3 febbraio, ore 21:00-23:00: We all tweet in a yellow submarine”. L'immersione dell’umano nelle cose – Remo Bodei (University of California, Los Angeles).

Si tratta pertanto non solo di promuovere il confronto tra ricercatori e specialisti, ma anche di offrire la discussione al più ampio pubblico della cittadinanza, che coinvolgerà professionisti come pensionati, docenti scolastici come studenti delle scuole secondarie superiori, e così via.

A tal fine, oltre a coinvolgere relatori dall’elevato profilo pubblico e dalle riconosciute doti comunicative, la data del 20 gennaio (h. 17:00-19:30) vedrà una sessione interamente dedicata a quattro giovani studiosi selezionati, che potranno presentare un intervento personale su uno dei quattro temi oggetto degli incontri (corpo come cosa, spot, oggetti della vita quotidiana o nuove tecnologie): ciascun intervento avrà la durata di circa 20 minuti, al quale seguirà un dibattito tra gli studiosi e in presenza dei due relatori della giornata.

L’invito a presentare le candidature per questi interventi è aperto a dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti di ricerca, ricercatori a tempo determinato e ricercatori indipendenti, provenienti principalmente da ambiti di ricerca o professionali quali: studi filosofici, studi storici, studi demo-etno-antropologici, studi in beni archivistico-librari, studi in beni artistico-culturali, studi sociologici, studi linguistici, studi letterari, studi politologici, studi giurisprudenziali, studi economici, informatica, architettura e design.

Gli interessati dovranno inviare all’indirizzo mail [email protected], entro e non oltre il 22/12/2016:

  • un titolo e un abstract di 500-600 parole della proposta di intervento

  • un sintetico profilo biografico-scientifico di non oltre 500 parole

  • una breve presentazione delle motivazioni alla partecipazione, di non oltre 500 parole

Le candidature saranno vagliate dal comitato organizzatore e i quattro nomi definitivi verranno resi noti, a tutti coloro che hanno presentato domanda, entro il 30/12/2016.

Agli studiosi selezionati verrà garantito il sostenimento di eventuali costi di pernottamento e di viaggio non presi già in carico dalle rispettive istituzioni di afferenza.

Comitato organizzatore: Sergio Racca (responsabile), Alessandro De Cesaris, Paolo Furia, Giacomo Pezzano (Dottorandi presso il Consorzio FINO – Consorzio di Filosofia del Nord-Ovest, Università degli Studi di Torino).

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